ISSN 2784-9635

Costituzione in mora dall’UE per la non corretta applicazione delle Direttive Antiriciclaggio

Elisa Gorra - 01/03/2023

In data 26/01/2023, la Commissione Ue ha inviato una notifica all’Italia di costituzione in mora relativa alla non corretta applicazione della Direttiva Antiriciclaggio (IV E V Direttiva Antiriciclaggio).

L’Italia aveva comunicato il recepimento totale della Direttiva ma, nonostante questo, la Commissione ha rilevato diversi ambiti di applicazione non del tutto corretta della stessa, in particolare facendo riferimento ad elementi centrali come l’istituzione dei Registri dei Titolari Effettivi (TE). La trasparenza è essenziale per combattere l’abuso dei soggetti giuridici e le informazioni devono essere custodite in un registro centrale.

Gli Stati membri utilizzano una banca dati che permette di riunire tutte le informazioni sulla titolarità effettiva. Per permettere la fiducia degli investitori e del pubblico è necessaria una comunicazione improntata sulla trasparenza anche per quanto riguarda le strutture di controllo delle società. In un Paese come l’Italia, che ben si presta ad ospitare l’Autorità Europea Antiriciclaggio (AMLA) sono fondamentali questo tipo di precauzioni.

Nel caso in cui l’Italia non provvederà a fornire una risposta in modo adeguato entro un tempo di 2 mesi, quindi entro marzo 2023, la Commissione potrà portare avanti la il procedimento di infrazione, inviando anche un parere motivato.