I dati della UIF aggiornati a settembre 2023

Da inizio anno a settembre 2023, alla UIF (Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia) sono pervenute circa 77.693 segnalazioni di operazioni sospette, in aumento del 4,7% rispetto alle segnalazioni ricevute nel semestre precedente.
In particolare, le categorie bancarie e postali hanno fornito il maggior numero di segnalazioni, inviando più della metà delle segnalazioni ricevute. Inoltre, sono in aumento anche i contributi degli Istituti di moneta elettronica, dei notai e dei prestatori di servizi di gioco. Durante il periodo in esame, l’Unità ha analizzato e trasmesso agli Organi investigativi 78.219 segnalazioni, con un aumento del 7,7% rispetto al primo semestre 2022.
Dal punto di vista della ripartizione territoriale, risultano rilevanti le segnalazioni relative alle operazioni effettuate nel Lazio, in Lombardia e in Campania.
Gli incrementi maggiori si registrano in Sicilia e in Calabria. Inoltre, risultano più che raddoppiate le segnalazioni relative ad operazioni online.
Le segnalazioni antiriciclaggio aggregate (dati SARA) evidenziano una contrazione degli importi complessivi dei versamenti e dei prelievi (rispettivamente -2,7% e –2,8% rispetto al semestre precedente). Questa diminuzione degli importi è influenzata dai settori primario e secondario della produzione, nonché dai servizi al di fuori del commercio. In questo contesto, la UIF ha avviato 11 accertamenti nei confronti di queste tipologie di operatori. Nel primo semestre del 2023 l’Autorità giudiziaria ha inviato alla UIF 190 richieste di informazioni e ha ricevuto 416 note di risposta.
Per quanto riguarda lo scambio di informazioni con le FIU estere le richieste trasmette dalla UIF hanno registrato un incremento del 10 % rispetto al semestre precedente, mentre il numero delle richieste pervenute risulta leggermente diminuito.
Nel mese di maggio 2023, la UIF ha pubblicato i nuovi indicatori di anomalia per agevolare tutti i soggetti obbligati nell’individuazione delle operazioni sospette.
Il 12 maggio 2023, la UIF ha emanato i nuovi indicatori di anomalia per agevolare i soggetti obbligati nell’individuazione delle operazioni sospette. Il Provvedimento, applicabile a partire dal 1° gennaio 2024, aggiorna i precedenti indicatori. Sono specificati i criteri di applicazione degli indicatori, sulla base della concreta attività svolta dal soggetto obbligato e nell’ottica di accrescere la qualità della collaborazione attiva. Il provvedimento stabilisce 34 indicatori di anomalia, ma che non devono essere considerati esaustivi o vincolanti. I soggetti infatti devono valutare anche ulteriori comportamenti che, anche se non previsti dagli indicatori, presentano profili sospetti.
Dalla stessa data 1° gennaio 2024 non troveranno più applicazione i precedenti indicatori emessi dall’UIF.
Al Provvedimento si accompagna una tavola di raccordo volta ad agevolare i soggetti obbligati nell’individuazione degli elementi di novità contenuti nel Provvedimento già menzionato.