ISSN 2784-9635

I governi che supportano le criptovalute

Elisa Gorra - 23/01/2023

Come noto, il tema delle monete virtuali e, in particolare, la loro (mancata) regolamentazione è un tema caldo, atteso il suo legame col fenomeno del riciclaggio di denaro. Invero, gli spazi lasciati liberi dal diritto potrebbero essere sfruttati dalla criminalità organizzata, al fine di reinvestire i proventi illeciti delle proprie attività nel circuito dell’economia legale.

Sebbene il 2022 non sia stato un anno fortunato per le criptovalute, alcuni Stati hanno deciso di sostenerle. In particolare, sono state riconosciute legalmente dal Brasile e dalla Repubblica Centrafricana; gli Emirati Arabi Uniti ed El Salvador hanno continuato a incrementarne l’utilizzo; infine, anche la Gran Bretagna si è impegnata a porre le basi normative in tema di monete virtuali.

Per quanto riguarda il Brasile, il quadro normativo è stato perfezionato nel 2022. A seguito della legge firmata dall’ex presidente del Brasile Bolsonaro, l’utilizzo delle criptovalute come mezzo di pagamento nel Paese è legale. Questa legge estende la definizione legale di valute digitali anche se non le rende ancora monete del tutto legali come in El Salvador.

Le società che attualmente possiedono criptovalute in Brasile sono molto numerose. Ad agosto 2022, circa 12.053 organizzazioni hanno identificato le monete virtuali nei loro bilanci. La Borsa brasiliana ha persino annunciato la sua intenzione di introdurre il trading di futures su Bitcoin, primo prodotto riservato al mercato delle criptovalute.

Il governo della Gran Bretagna non ha mai smesso d’impegnarsi sulla normativa in questo settore. A luglio 2022, è stato introdotto il Financial Services and Markets Bill, così da rafforzare nel Paese la visione sulle criptovalute come Bitcoin e da mantenere la posizione del Regno Unito come hub globale. Inoltre, il governo ha introdotto un nuovo termine: Digital Settlement Assets (DSA).

L’Alta Corte di Giustizia di Londra ha stabilito che i NFT (Non-fungible token), che in italiano corrispondono a gettoni digitali non fungibili, rappresentano una proprietà privata. Si tratta, senza dubbio, di un notevole traguardo per la comunità web3.

La nazione di El Salvador è sicuramente degna di nota. Il governo di Nayib Bukele ha cercato di attuare il piano di “obbligazioni di bitcoin”. La ministra dell’Economia Maria Luisa Hayem Brevé ha presentato un disegno di legge che punta a raccogliere 1 miliardo di dollari per la costruzione di una “città di Bitcoin”.

Nei primi mesi del 2022, la NBER (National Bureau of Economic Research) ha sottolineato che il 20% delle imprese in El Salvador accetta i bitcoin come metodo di pagamento. Secondo il ministro del turismo Morena Valdez, in El Salvador l’industria del turismo ha registrato un aumento del 30% dall’adozione della legge sui bitcoin nel settembre del 2021.

Inoltre, la Repubblica Centrafricana è diventata la prima nazione a legalizzare l’uso delle criptovalute nei mercati finanziari. In questo modo commercianti e aziende hanno iniziato ad effettuare pagamenti in criptovalute, compreso il pagamento delle tasse.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno accolto un approccio strategico: a Dubai, nel mese di marzo 2022, è stato introdotto un quadro giuridico indirizzato a progettare standard internazionali per la governance del settore.

La VARA, l’Autorità di regolamentazione dei beni virtuali di Dubai, ha ottenuto poteri esecutivi nelle zone franche dell’Emirato.  Inoltre, sarà responsabile della concessione di licenze e della regolamentazione del settore in tutti i territori della terraferma e della zona franca di Dubai.

La Dubai Metaverse Strategy, adottata a luglio 2022, intende rendere l’Emirato una delle prime 10 economie metaverse del mondo. Si utilizzano acceleratori e incubatori per attrarre aziende e progetti dall’estero. Si prevedono anche collaborazioni di ricerca per migliorare il contributo economico del metaverso.