Il Gruppo Wolfsberg sulla lotta al finanziamento del terrorismo
Nel 2002, il Gruppo Wolfsberg ha pubblicato la sua prima Dichiarazione sulla repressione del finanziamento del terrorismo. Tuttavia, questo fenomeno pone sempre nuove sfide e considerazioni, perciò la pubblicazione del 2002 è stata aggiornata con l’attuale documento, che descrive il ruolo delle istituzioni finanziarie (FI) nel Counter-Terrorist Financing (CTF) e i controlli chiave al fine di mitigare e gestire il rischio di un istituto finanziario sfruttato per il finanziamento del terrorismo.
Da allora, le misure si sono evolute per includere:
- la più ampia adozione di standard e pratiche di due diligence basati sul rischio;
- maggiore consapevolezza dei comportamenti, dei rischi e delle tipologie di finanziamento del terrorismo;
- requisiti di segnalazione semplificati che consentono un’escalation più rapida dei casi sospetti di finanziamento del terrorismo;
- migliore tecnologia per rendere gli scenari di rilevamento più sofisticati;
- il miglioramento della collaborazione e del coordinamento attraverso partenariati pubblico-privato (PPP) in molti Paesi.
In molti casi, ciò ha portato ad una più efficace trasmissione di informazioni alle forze dell’ordine.
Il Gruppo condanna inequivocabilmente tutti gli atti terroristici e continua a impegnarsi nella lotta al finanziamento del terrorismo, in quanto queste attività minano direttamente la pace e la sicurezza, nonché mettono in pericolo l’integrità del sistema finanziario globale.
Riconosce, inoltre, che i criminali e le attività terroristiche, come definiti dalla Financial Action Taskforce (FAFT) nel Glossario Generale delle 40 Raccomandazioni, possono essere nazionali o internazionali. Difatti, il fenomeno può essere associato a diverse ideologie e/o convinzioni politiche, religiose, sociali, o ambientaliste, incoraggiate o agevolate dagli Stati.
I fondi utilizzati per finanziare il terrorismo non derivano necessariamente da attività criminali: requisito centrale dei reati di riciclaggio; ugualmente, l’utilizzo e la finalità ultima dei fondi ricevuti da gruppi terroristici non devono necessariamente essere collegati direttamente o indirettamente a un atto terroristico per poter essere attivate segnalazioni o altri obblighi per gli intermediari finanziari.
Per ottenere risultati positivi, è necessaria una cooperazione globale sostenuta sia dal settore pubblico sia da quello privato, insieme a solide disposizioni operative e giuridiche: strumento essenziale per combattere la minaccia. Il Gruppo Wolfsberg, inoltre, sostiene le Raccomandazioni GAFI 5, 6 e 8 e l’Immediate Outcome 10 come misure favorevoli a contrastare il finanziamento del terrorismo.
Per quanto concerne il ruolo delle istituzioni finanziarie nella lotta al terrorismo, gli intermediari assistono i governi e le loro agenzie attraverso azioni proattive di prevenzione e rilevamento e rispettando gli obblighi normativi di segnalazione. Questi dovrebbero rispondere tempestivamente alle indagini e alle richieste governative, cercare di prevenire l’accesso delle organizzazioni terroristiche ai propri servizi finanziari e identificare e segnalare le attività sospette o vietate che potrebbero essere indicative di finanziamento del terrorismo. Gli intermediari finanziari sostengono, inoltre, l’impegno nel contrasto al terrorismo attraverso il mantenimento di un efficace programma AML/CTF.
In linea con la Guida alla valutazione del rischio di finanziamento del terrorismo del GAFI, il Gruppo si impegna ad implementare e sostenere un approccio basato sul rischio per rispondere e adattarsi alle minacce attuali e alle vulnerabilità. Ciò include l’applicazione di una due diligence avanzata in relazione ai clienti che sono stati identificati come “ad alto rischio” dalla valutazione dell’istituto finanziario, basata su linee guida delle Autorità competenti. Ciò includerà l’identificazione di settori, attività e giurisdizioni più frequentemente associate al finanziamento del terrorismo.
La corretta identificazione e verifica dei clienti e dei titolari effettivi e la comprensione delle transazioni commerciali è fondamentale per l’efficacia dei controlli CTF. In tal senso, il Gruppo si impegna a mantenere politiche e procedure per valutare tali soggetti, a segnalare alle Autorità competenti le corrispondenze positive derivanti dallo screening rispetto alle liste di terroristi noti o sospetti o organizzazioni terroristiche, a conservare e archiviare le informazioni sui clienti per facilitarne il tempestivo recupero.
In aggiunta, Wolfsberg sostiene il continuo sviluppo di processi di monitoraggio e altri metodi per identificare operazioni sospette e/o inusuali, impegnandosi ad effettuare il controllo, selezionare potenziali soggetti o transazioni, fornire informazioni utili alle Agenzie governative.
Da ultimo, supporta la cooperazione tra il settore dei servizi finanziari, le forze dell’ordine e le Agenzie governative nei loro sforzi per combattere il finanziamento del terrorismo.
Per consultare il documento cliccare qui: https://db.wolfsberg-group.org/assets/1a70e40e-8425-44f7-994b-56639f2f4e33/Wolfsberg%20Group%20on%20Countering%20Terrorist%20Financing.pdf
Per ulteriori informazioni: http://ranierirazzante.it