ISSN 2784-9635

Le segnalazioni di operazioni sospette nel 2° semestre del 2023

Arianna Marchi - 01/02/2024

Nel periodo oggetto di valutazione la UIF è stata destinataria di un importo considerevole. Sono pervenute complessivamente 72.811 segnalazioni riguardanti operazioni sospette. Con l’’incremento delle SOS (segnalazioni di operazioni sospette) il numero totale sale a 150.418. Nell’anno 2023 si è registrato un decremento del 3,2% rispetto alle condizioni preesistenti. Nell’ultima parte dello stesso anno si è rilevata una diminuzione del numero di SOS ricevute, con un calo del 10,4% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il calo delle segnalazioni ricevute è principalmente dovuto al settore bancario e finanziario, con banche e Poste che hanno ridotto le comunicazioni da 45.907 nel secondo semestre del 2022 a 40.055 nel secondo semestre del 2023, IMEL da 13.309 a 9.948 e IP da 8.750 a 7.414. Anche il contributo dei soggetti che gestiscono denaro contante è diminuito da 1.217 a 421. L’UIF ha attuato misure mirate nei confronti di alcuni grandi segnalanti con l’obiettivo di migliorare la qualità delle segnalazioni, e nel 2024 questa attività si estenderà a tutti i segnalanti con monitoraggi periodici. Tuttavia, si è registrata una crescita delle segnalazioni provenienti da altri settori al di fuori della finanza. In particolare, i notai e il Consiglio Nazionale del Notariato hanno visto un aumento significativo (+41,3%) del loro contributo rendicontativo. Le segnalazioni riguardanti la Pubblica Amministrazione hanno registrato un notevole incremento pari al +136,4%.

A livello geografico, questa diminuzione è evidente in tutto il Paese, ad eccezione di Emilia-Romagna, Umbria e Basilicata. Le regioni che hanno registrato i cali più significativi in ​​termini assoluti sono state Lazio, Campania, Lombardia e Puglia. Inoltre, sono crescenti le informazioni relative alle operazioni online che sono state condotte. La linea ha registrato un aumento significativo del 59,1%, principalmente a causa dell’influenza delle trasmissioni SOS da parte degli operatori del settore dei giochi. Anche se c’è stato un piccolo calo nella quantità, in effetti la somma cumulativa di segnalazioni è positiva e si allinea coerentemente con i semestri precedenti, indicando una continuazione del trend. Dunque, l’importo totale dei fondi rimane stabile a 51,5 miliardi di euro, ricordando che nei primi sei mesi del 2023 è stata registrata la cifra sbalorditiva di 52,0 miliardi. Durante la seconda metà del 2023, l’Unità ha adottato complessivamente 11 misure per bloccare eventuali transazioni potenzialmente illecite, per un valore designato di 5,5 milioni di euro. Al termine dello stesso anno la UIF ha ricevuto complessivamente 221 richieste di collaborazione da parte dell’autorità giudiziaria e degli organi investigativi. A fronte di tali richieste l’Unità di Informazione Finanziaria ha tempestivamente fornito 361 risposte esaustive e circostanziate. Nell’arco dei tempi previsti sono pervenute all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) complessivamente 742 richieste da parte di diverse autorità straniere oltre a circa 37.000 segnalazioni cross-border da FIU dell’UE, in linea con i risultati dei semestri precedenti. Altre 332 richieste sono state inviate ad altre FIU, principalmente per scopi di approfondimento delle analisi interne. Durante questo periodo, sono state condotte sei diverse ispezioni, coinvolgendo per la prima volta una casa da gioco e un operatore in oro; sono stati inoltre avviati controlli documentali presso due diversi intermediari immobiliari. Nel panorama normativo del 2023 sono state introdotte importanti misure in Italia e a livello europeo per contrastare il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo, e per aumentare la trasparenza e la sicurezza finanziaria. Il DL 104/2023, convertito dalla Legge 136/2023, ha introdotto modifiche al DL 231/2007. Questo decreto impone che coloro che devono rispettare determinati obblighi hanno il dovere di assicurarsi che le procedure adottate non escludano determinate categorie di persone dall’ accesso a prodotti e servizi esclusivamente a causa del rischio elevato di essere coinvolti in attività di riciclaggio o finanziamento del terrorismo. Inoltre, le misure di verifica devono essere basate su informazioni aggiornate. Il DL 145/2023, convertito dalla Legge 191/2023, ha introdotto la possibilità per gli enti di autoregolamentazione di istituire banche dati informatiche utilizzabili dai professionisti per valutare operazioni sospette. Inoltre, la Legge di Bilancio 2024 (Legge 213/2023) ha ridotto i requisiti di verifica, per i servizi di prelievo in contanti, alle operazioni occasionali superiori a 250 euro al giorno. Un decreto del 29 settembre 2023 del MIMIT ha reso operativo il sistema di comunicazione dei dati sulla titolarità effettiva, anche se l’efficacia di questo decreto è stata sospesa dal TAR del Lazio con ordinanza del 7 dicembre 2023. Inoltre, il 20 novembre 2023, il Ministero dell’Economia e delle finanze, insieme alla Banca d’Italia e alla UIF, ha pubblicato FAQ (frequently asked questions) sulla titolarità effettiva. Il 21 dicembre 2023, la UIF, la DNA, la GDF e la DIA hanno firmato un nuovo protocollo d’intesa riguardante gli scambi informativi sulle segnalazioni di operazioni sospette, innovando e rafforzando le modalità di cooperazione reciproca, anche dal punto di vista della sicurezza. Considerando i nuovi segnali di irregolarità, l’UIF ha comunicato il 29 dicembre 2023 di aver aggiornato i codici dei fenomeni che possono essere segnalati come operazioni sospette; i nuovi codici diventeranno effettivi a partire dal 1° febbraio 2024. Il 12 dicembre 2023 il Consiglio e il Parlamento hanno raggiunto un accordo preliminare sul testo di due proposte di Direttiva: la prima criminalizza la violazione delle misure restrittive dell’UE, armonizzando il regime di punizione; la seconda riguarda il recupero e la confisca dei beni per contrastare la criminalità organizzata. Il 13 dicembre 2023 Consiglio e Parlamento hanno raggiunto un accordo preliminare sul testo definitivo del regolamento per istituire la nuova Autorità Europea Antiriciclaggio (AMLA). Il 18 dicembre 2023, l’UE ha varato il dodicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia in risposta all’aggressione dell’Ucraina: le misure colpiscono altre 147 entità, vengono implementati ulteriori obblighi di segnalazione e nuove restrizioni al commercio, e i fenomeni vengono monitorati più attentamente.

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