Novità per i commercialisti in tema di SOS dal 15 settembre 2023

In tema di antiriciclaggio, a partire dal 15 settembre 2023, il CNDCEC (Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili) mette a disposizione dei suoi associati la nuova piattaforma “ArSOS”, attraverso la quale i commercialisti potranno inviare segnalazioni di operazioni sospette all’UIF. Questa piattaforma, nel rispetto della riservatezza dell’identità del segnalante, consentirà di ridurre al minimo il rischio di errori, di inviare la segnalazione e di ricevere gli esiti dei controlli effettuati dall’UIF.
A rendere nota l’attivazione di tale piattaforma è l’informativa n. 116 del 15 settembre 2023, con la quale vengono spiegate tutte le varie funzionalità ed i dettagli del suo funzionamento. Il sistema è raggiungibile tramite l’homepage del sito del Consiglio nazionale.
Il principale vantaggio per i segnalanti è la possibilità di mantenere l’anonimato nei confronti dell’UIF. Il funzionamento è garantito nella fascia oraria compresa tra le 9.00 e le 18.00, dal lunedì al venerdì.
Per inviare una SOS, il procedimento è il seguente:
- l’iscritto dovrà utilizzare l’applicazione “Compilatore SOS” inserendo tutte le informazioni richieste dal format;
- all’esito del corretto inserimento dei dati, l’utente dovrà salvare un file in chiaro che deve essere conservato dal professionista e un file cifrato da inviare all’UIF;
- successivamente, dovrà procedere all’invio della segnalazione tramite accesso all’applicazione “Portale invii”, utilizzando la funzione “Invia SOS”.
Il sistema riceverà la segnalazione anonima e provvederà ad inviarla al portale INFOSTAT-UIF, che restituirà gli esisti delle verifiche effettuate sul contenuto della segnalazione. Il segnalante potrà consultare gli esiti nella sezione “Portale Invii”, dove sarà indicato il numero di protocollo assegnato alla SOS e la sua eventuale acquisizione o scarto. Nel caso in cui l’UIF richieda chiarimenti su una SOS già inviata (richiesta di integrazione), il segnalante riceverà via PEC la richiesta che dovrà decifrare tramite la funzione “Integrazione”. Successivamente dovrà predisporre la risposta in uno dei formati consentiti dal sistema, cifrarla e inviarla come allegato all’indirizzo PEC del Consiglio Nazionale sosantiriciclaggio@pec.commercialisti.it. che provvederà al suo inoltro all’UIF.
All’interno del portale sono presenti manuali appositi per l’assistenza e inoltre per garantire il corretto funzionamento e utilizzo della piattaforma, è stato predisposto un servizio di assistenza tramite e-mail all’indirizzo: antiriciclaggio@commercialisti.it.
L’obbligo di segnalazione delle operazioni sospette è disciplinato dall’art. 35 del D. Lgs. 21 novembre 2007, n. 231. In particolare, l’art. 35 individua le condizioni in presenza delle quali i destinatari sono obbligati ad effettuare una segnalazione.
La segnalazione in questione deve essere inviata all’UIF quando i soggetti obbligati sospettano o hanno motivi fondati per sospettare che siano state compiute operazioni di riciclaggio o che i fondi prevengano da attività criminosa. La segnalazione può essere effettuata direttamente dal soggetto oppure tramite l’organismo di autoregolamentazione del segnalante che dovrà avere stipulato un protocollo di intesa con l’UIF.
È importante ricordare che, ai sensi del comma 4 dell’art. 35 del D. Lgs. 21 novembre 2007, n. 231 la segnalazione delle operazioni sospette non viola gli obblighi di riservatezza. Invero, viene espressamente previsto che le comunicazioni delle informazioni ai fini della segnalazione non costituiscono violazione di restrizioni alla comunicazione di informazioni imposte in sede contrattuale o da disposizioni legislative, regolamentari o amministrative.
Il nominativo del segnalante non può essere inserito né nel fascicolo del Pubblico Ministero né in quello per il dibattimento e la sua identità non può essere rivelata, a meno che l’Autorità giudiziaria non disponga in altro modo, con provvedimento motivato, e solo quando lo ritenga indispensabile ai fini dell’accertamento dei reati per i quali si procede.