ISSN 2784-9635

Regolamentazione degli asset digitali: L’Ue inizia il viaggio verso l’implementazione del MiCA

Elisa Gorra - 04/08/2023

 

In arrivo la consultazione UE per l’implementazione del regolamento MICA

L’ESMA (European Securities and Markets Authority) ha avviato una consultazione in tre fasi per definire l’ambito del regolamento MiCA, il nuovo quadro normativo per la regolamentazione delle cripto – attività nell’Unione europea. Il nuovo regolamento istituisce regole di mercato uniformi nell’UE, coprendo le tipologie che non sono attualmente regolamentate dalla legislazione in materia di servizi finanziari. Le disposizioni principali per chi emette e scambia cripto – attività riguardano la trasparenza, la divulgazione di una corretta informativa, l’autorizzazione e la supervisione delle transazioni. Il nuovo regolamento è un esempio di legislazione di livello 1 dell’UE, il che lascia un margine per varie implementazioni. Proprio su queste l’ESMA sta lanciando una consultazione in collaborazione con l’EBA (Autorità Bancaria europea), la Banca Centrale Europea e l’Autorità Europea delle Assicurazioni e delle Pensioni Aziendali e Professionali

Le fasi e i livelli di consultazione

La fase iniziale avrà luogo a luglio 2023 e riguarderà le informazioni che le entità finanziarie dovranno fornire alle autorità di regolamentazione nazionali e le procedure da seguire per la presentazione di tali informazioni. La fase successiva è prevista per ottobre 2023 e la terza per il primo trimestre del 2024. I temi principali saranno le regole di trasparenza degli scambi, le regole di protezione degli investitori e le strategie per contrastare gli abusi di mercato. L’intero sistema di regola MiCA e la relativa legislazione delegata sarà pienamente operativo entro il 30 dicembre 2024.

L’obiettivo della prima fase è quello di definire le regole di base per la regolamentazione degli asset digitali all’interno dell’UE. Tra i principali punti chiave rientrano:

  • Decisione su quali informazioni le società che operano con asset digitali dovranno fornire alle autorità nazionali;
  • Procedura di presentazione delle informazioni;
  • Gestione dei reclami. Come gestire i reclami presentati dai clienti;
  • Prevenzione dei conflitti di interesse (situazioni in cui gli interessi personali di una parte potrebbero interferire con i suoi doveri e responsabilità).

La consultazione di fase 2 (prevista per ottobre 2023) su come le società che operano con cripto – attività dovranno interagire con i loro clienti. Tra gli obiettivi principali figurano:

  • Divulgazione di informazioni agli investitori: quali informazioni le società dovranno fornire ai loro clienti;
  • Requisiti di governance: come le società dovranno essere strutturate internamente e quali regole dovranno seguire (es. separazione dei compiti e delle responsabilità, procedure di gestione dei rischi e controllo interno);
  • Regole di trasparenza degli scambi: come gli scambi devono funzionare (es. determinazione dei prezzi).

La terza e ultima fase di consultazione si concentrerà sulla protezione degli investitori e sulla prevenzione degli abusi di mercato. Tra i possibili obiettivi:

  • Regole di protezione degli investitori: come proteggere al meglio gli investitori (es. gestione dei reclami, consulenza agli investitori);
  • Regole per contrastare gli abusi di mercato: come prevenire scorretti abusi nel mercato delle cripto – attività (es. insider trading, manipolazione del mercato).

Queste due ultime fasi sono progettate per garantire che il mercato degli asset digitali funzioni in modo equo e trasparente, così da proteggere gli investitori. La tempistica prevista per il nuovo processo di consultazione e implementazione si estende fino alla fine del 2024. Durante questo periodo il panorama del mondo digitale potrebbe cambiare, con nuovi prodotti, servizi e modelli di business che potrebbero alterare il panorama attuale. Per questo è essenziale che il progetto di consultazione sia rigoroso per garantire che il quadro normativo finale sia efficace e in grado di proteggere gli interessi dei consumatori. Sarà fondamentale che i regolatori mantengano un dialogo aperto con il settore, per fornire feedback e suggerimenti in grado di plasmare un quadro normativo aperto all’innovazione