ISSN 2784-9635

Riciclaggio e reati connessi. Presentato il nuovo volume del Prof. Ranieri Razzante

Giorgia Azzellini, Ines Castellett y Ballarà, Francesca Del Gaudio - 15/06/2023

Il reato di riciclaggio e i fenomeni ad esso connessi hanno suscitato numerosi e ampi dibattiti sia in dottrina che in giurisprudenza, incentrati soprattutto sulle differenze con le forme affini a tale delitto, tra cui la ricettazione, il reimpiego e l’autoriciclaggio (introdotto nel 2015); anche alla luce delle modifiche apportate a tali reati dal Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n.195, attuativo della Direttiva 2018/1673/UE.

Questo volume, caratterizzato da un taglio pratico e operativo, offre una sintesi ragionata della materia alla luce dell’elaborazione operata sia dalla giurisprudenza di merito, di legittimità e sovranazionale, sia dalla dottrina. In particolare, la Corte di Cassazione ha operato un “superlavoro ermeneutico”, tentando di comporre un quadro il più possibile organico e lineare, dovendosi fronteggiare anche con l’estrema “volatilità” delle fattispecie relative ai cc.dd. delitti presupposto.

Si approfondisce, inoltre, il rapporto tra il delitto di riciclaggio, il finanziamento del terrorismo ed i fenomeni associativi, oltre che le relazioni con tutta una ulteriore serie di reati, tra cui l’evasione fiscale, reati tributari, cybercrime, truffa ed altri.

È stato ricordato nella Tavola rotonda del 31 maggio 2022, che il riciclaggio è risultato il prius logico e fattuale delle azioni terroristiche perpetrate in tutto il mondo.

L’opera racchiude in sé la teoria, la dottrina e la giurisprudenza più aggiornate, in ambito nazionale e internazionale, tagliando trasversalmente il diritto penale.

La materia viene analizzata anche in forza del c.d. “Pacchetto Ue” contro il riciclaggio, in fase di definitiva approvazione entro il 2023, con la creazione dell’Autorità antiriciclaggio europea (AMLA-Anti-moneylaundering authority),che avrà la funzione di coordinare le Autorità nazionali e garantire un’applicazione corretta delle norme europee da parte del settore privato.

Al dibattito hanno preso parte, tra gli altri, il Ministro dell’Interno e il Vice Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia.

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che a causa di impegni istituzionali improrogabili non ha potuto partecipare alla discussione, ha rilasciato un comunicato nel quale si congratulava per la qualità della pubblicazione affermando, inoltre, che “La minaccia è oggi talmente multiforme e in continuaevoluzione che è indispensabile interrogarsi sugli strumentinecessari per contrastare forme sempre più insidiose e, alcontempo, aggressive, di criminalità. […] Il riciclaggio costituisce spesso lachiave di volta, il cuore, il moltiplicatore di forza, delle attività dellacriminalità organizzata e non solo. Penso anche al terrorismointernazionale, al traffico di esseri umani, al cybercrime.Il “follow the money” di Giovanni Falcone è oggi patrimoniocomune di chiunque intenda contrastare la criminalità organizzata.[…] Oggi, il riciclaggio e, più in generale, la criminalitàeconomica sono parte di realtà complesse, sono forme didelinquenza in un certo senso specializzata che molto spessosfugge al controllo sociale, poiché è fatta da comportamenti nonpercepiti immediatamente come devianti dal momento chel’opinione pubblica, in larga parte, non ha gli strumenti perriconoscere le manifestazioni sintomatiche di reati control’economia se non dopo il verificarsi di eventi macroscopici.

Se non contrastata con efficacia, con la partecipazione ditutti gli attori coinvolti a vario titolo e livello, istituzionali e non, lacriminalità economica conduce a un rischio davvero alto e non soloa livello nazionale: il decadimento degli stessi principi su cui sonofondate le democrazie liberali e le economie di mercato”.

Il Vice Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Federico Cafiero De Raho, ha, invece, dichiarato che “Il Professor Razzante ha scritto un libro che è un’elaborazione delle evoluzioni della materia. Ha descritto i contesti in cui il riciclaggio si trova ad emergere proponendo un quadro particolarmente significativo, descritto in modo minuzioso eche riesce a convincere dell’esistenza di una realtà economico-criminale. Tema attualissimo, il riciclaggio sembra lontano da noi ma è sotto i nostri occhi”.

Tra le personalità vi era anche il Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Maurizio Mezzavilla, che nel suo intervento ha affermato che “Il fenomeno del riciclaggio sta assumendo una dimensione più rilevante in ambito criminale rendendo sempre più complesso il lavoro di magistrati, PS, Carabinieri e GdF. I beni recepiti illecitamente dalla criminalità, vengono immessi nell’economia legale creando effetti distorsivi che impattano sul Paese e sul PIL, portando anche conseguenze negative sull’immagine dell’Italia all’estero. La delinquenza mafiosa non ha rinunciato alla forza dell’intimidazione del vincolo associativo, bensì ha attualmente messo al primo posto la logica degli affari a scapito della violenza. L’Arma cerca di applicare il metodo Dalla Chiesa, abbinando alle investigazioni classiche le verifiche di carattere patrimoniale, collaborando con le altre forze di polizia italiane e ottenendo, così, buoni risultati”.

A seguire, anche il Direttore della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) Maurizio Vallone ha asserito che “Il libro illustra le nuove frontiere della criminalità organizzata. È necessario far cenno alla moneta elettronica e a scenari molto più remoti, come l’uso di NFT: ben il 4% delle segnalazioni dell’anno scorso sono relative a monete elettroniche.  In Italia, dal maggio 2022, c’è l’obbligo di effettuare le segnalazioni, perciò ci aspettiamo che nel tempo questa percentuale diventerà via via più significativa in quanto il mondo è ormai orientato a questo tipo di economia”.

Al dibattito è poi intervenuto il Comandante del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza Vito Giordano esprimendo: “La GdF si occupa della materia, al fine di migliorare il livello di legalità del Paese, renderlo più trasparente sul mercato dei capitali e attrarre investimenti esteri. Può sembrare un onere a carico delle imprese, ma a ben vedere c’è una sinergia tra soggetti obbligati, chiamati a svolgere un compito evoluto. Insieme alla DIA, la GdF è stata destinataria delle segnalazioni di operazioni sospette: dallo scorso anno c’è una convenzione trilaterale con Polizia di Stato e Carabinieri per condividere informazioni di competenza. Aspetto importante, esempio di perfetta sinergia. Si auspica che in Italia istituiscano l’autorità europea antiriciclaggio, riconoscimento della bontà del sistema antiriciclaggio creato dall’Italia stessa”.

Anche il già Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione Giovanni Salvi ha dichiarato: “Manuale molto ragionato che ricostruisce nel tempo la normativa, la giurisprudenza e la dottrina. Sul riciclaggio l’Italia è all’avanguardia, soprattutto per i risultati. Dal libro emergono le modifiche e le ragioni sottese, sottolinea l’importanza delle fonti internazionali cui l’Italia si è spesso adeguata in ritardo ma dando un contributo fondamentale per le misure di lotta alla corruzione, al riciclaggio, alla criminalità organizzata”.

 

Ulteriore interessante asserzione è stata effettuata dal Procuratore aggiunto presso la Direzione Nazionale Antimafia Maria Vittoria De Simone, secondo cui “Il libro, che si caratterizza per inquadramento ampio del riciclaggio, ricostruisce le fasi che sono state determinate dall’evoluzione del fenomeno. Mi ha colpita una frase utilizzata nel libro: per il reato comune il riciclaggio è un’eventualità mentre per le organizzazioni criminali è un’attività non solo fisiologica ma anche necessaria alla loro stessa esistenza. Questo dà l’idea di quanto il riciclaggio sia necessario per le organizzazioni criminali: se si riuscisse a bloccare, esse dovrebbero ripensare a molte delle loro attività e tante non riuscirebbero nemmeno ad essere portate più avanti”.

Mentre il Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma Francesco Marinaro ha affermato che “Quanto il riciclaggio è nocivo per l’economia è evidente nei crimini tributari come nei reati presupposti ed in quelli contro la pubblica amministrazione: in uno Stato liberale il controllo dei comportamenti della PA è fondamentale. Il processo penale è un insieme di atti “violenti” nei confronti di chi ne rimane coinvolto, atto che crea molta sofferenza alle persone e alla loro riservatezza; le indagini sul riciclaggio sono incentrate sui flussi finanziari, si va a condividere un patrimonio conoscitivo molto importante per le persone coinvolte. Fisiologico che non tutto quello che si va a colpire sarà poi coinvolto nei gradi di giudizio”.

In conclusione, ha presenziato al Convegno il Presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati Marco Osnato che, da ultimo, ha dichiarato “Il riciclaggio è un reato sempre più presente nelle indagini, che sono sempre più delicate. È necessaria la distinzione tra riciclaggio e ricettazione sino all’autoriciclaggio, riciclaggio come strumento per terrorismo; sulle cripto valute è opportuno che nelle Commissioni si approfondisca. Tuttavia, anche i professionisti sono fondamentali nella prevenzione di tali reati. Bisogna fare attenzione a questo tipo di crimini e comprenderne le evoluzioni; difatti, il testo di Razzante pare molto utile anche per il Parlamento”.