UE esprime posizione su nuove regole antiriciclaggio
A proposito della seduta delle Commissioni UE del 21 marzo 2023
In questi giorni, gli eurodeputati hanno approvato norme più severe per colmare le lacune esistenti nella lotta al riciclaggio di denaro, al finanziamento del terrorismo e all’evasione delle sanzioni nell’UE. In particolare, il 21 marzo 2023, le Commissioni hanno adottato la loro posizione su tre progetti di legge:
- il single rulebook dell’UE, ossia un Regolamento con disposizioni sulla conduzione della due diligence sui clienti, sulla trasparenza dei titolari effettivi, sull’utilizzo di strumenti anonimi, come i cripto-asset, e su nuove entità, come le piattaforme di crowdfunding. Il testo include anche disposizioni sui cc.dd. passaporti e visti d’oro ed è stato adottato con 99 voti favorevoli, 8 contrari e 6 astensioni;
- la VI Direttiva Antiriciclaggio che contiene le disposizioni nazionali sulla vigilanza e sulle unità di informazione finanziaria, nonché sull’accesso da parte delle autorità competenti alle informazioni necessarie e affidabili, ad esempio i registri della proprietà effettiva e i beni depositati nelle zone franche; il testo è stato adottato con 107 voti favorevoli, 5 contrari e 0 astensioni;
- il Regolamento che istituisce l’Autorità europea antiriciclaggio (AMLA) con poteri di vigilanza e di indagine per garantire il rispetto dei requisiti antiriciclaggio e di finanziamento del terrorismo; il testo è stato adottato con 102 voti favorevoli, 11 contrari e 2 astensioni.
In merito alla prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo, secondo i testi adottati, enti come banche, gestori di patrimoni e criptovalute, agenzie immobiliari e virtuali e squadre di calcio professionistiche di alto livello saranno tenuti a verificare l’identità dei loro clienti, il loro patrimonio e chi controlla la società. Dovranno, inoltre, stabilire in dettaglio i tipi di rischio di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo nel loro settore di attività e trasmettere le relative informazioni ad un registro centrale.
Per limitare le transazioni in contanti e criptovalute, i deputati vogliono limitare i pagamenti che possono essere accettati da persone che forniscono beni o servizi. Pertanto, hanno fissato limiti fino a 7.000 euro per i pagamenti in contanti e fino a 1.000 euro per i trasferimenti di criptovalute, quando il cliente non può essere identificato. Dato il rischio manifesto di abuso da parte dei criminali, l’UE intende vietare qualsiasi sistema di cittadinanza per investimenti (cc.dd. passaporti d’oro) ed imporre forti controlli antiriciclaggio sulla residenza per sistemi di investimento (cc.dd. visti d’oro).
Ogni Stato membro dovrebbe istituire un’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) per prevenire, segnalare e combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Le FIU dovrebbero, inoltre, condividere le informazioni tra loro e con le autorità competenti, nonché collaborare con AMLA, Europol, Eurojust e con la Procura europea (EPPO).
In merito alle informazioni sulla proprietà effettiva, per individuare gli schemi di riciclaggio di denaro e bloccare i beni in tempo, le UIF nazionali e le altre autorità competenti dovrebbero poter accedere alle informazioni sulla proprietà effettiva, sui conti bancari e sui registri immobiliari o fondiari. Poiché alcuni beni sono attraenti per i criminali, l’UE vuole anche che gli Stati membri aggreghino le informazioni sulla proprietà di beni come yacht, aerei e automobili di valore superiore a 200.000 euro o beni immagazzinati in zone franche.
Gli eurodeputati, nella seduta del 21 marzo 2023, hanno concordato che per proprietà effettiva si intende il possesso del 15% più uno di azioni, diritti di voto o altri interessi di proprietà diretti o indiretti, oppure il 5% più uno di azioni nell’industria estrattiva o in una società esposta ad un rischio più elevato di riciclaggio di denaro o di finanziamento del terrorismo.
Le informazioni sulla titolarità effettiva contenute nei registri centrali nazionali dovranno essere disponibili in formato digitale, in una lingua ufficiale dell’UE ed in inglese, oltre ad includere informazioni attuali e storiche per un periodo definito. L’ente responsabile del registro centrale avrà il diritto di richiedere alle persone giuridiche tutte le informazioni necessarie per identificare e per verificare i titolari effettivi. Queste informazioni dovranno essere aggiornate e disponibili per le UIF, le autorità antiriciclaggio, le autorità competenti, gli organismi di autoregolamentazione ed i soggetti obbligati. La mancata trasmissione di dati accurati ed adeguati ai registri sarà sanzionata. Da ultimo, gli enti responsabili dei registri centrali dovranno essere in grado di utilizzare una tecnologia adeguata ad effettuare le verifiche.
A seguito della sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea del 22 novembre 2022, gli eurodeputati hanno deciso che le persone con un interesse legittimo, come i giornalisti, i reporter, le organizzazioni della società civile e gli istituti di istruzione superiore debbano poter accedere al registro, compresi i registri centrali interconnessi. Il loro diritto di accesso sarà valido per due anni e mezzo. Gli Stati membri rinnoveranno automaticamente l’accesso ma potranno anche revocarlo o sospenderlo in caso di abuso. Infine, può dirsi che l’interesse legittimo deve essere applicato senza alcuna discriminazione basata sulla nazionalità, sul Paese di residenza o di stabilimento.
A conclusione delle novità che interverranno, la nuova AMLA monitorerà i rischi e le minacce all’interno e all’esterno dell’UE e supervisionerà direttamente specifici istituti di credito e finanziari, classificandoli in base al loro livello di rischio. Inizialmente sarà incaricata di supervisionare 40 entità con il più alto profilo di rischio residuo e presenti in almeno due Stati membri. Per adempiere ai suoi compiti, l’AMLA potrebbe imporre a società e a persone di consegnare documenti e altre informazioni, condurre visite in loco con autorizzazione giudiziaria ed imporre sanzioni da 500.000 a 2 milioni di euro, o lo 0,5-1% del fatturato annuo, per le violazioni materiali, e fino al 10% del fatturato annuo totale dell’entità obbligata nell’anno commerciale precedente.
Gli eurodeputati intendono estendere le competenze dell’Agenzia alla stesura di elenchi di Paesi extra-UE ad alto rischio e conferire all’AMLA i poteri di mediare tra le autorità nazionali di vigilanza finanziaria, risolvere le controversie, di supervisionare e d’indagare sull’attuazione a livello nazionale del corpus unico di norme antiriciclaggio, di garantire una maggiore supervisione delle autorità di vigilanza del settore non finanziario e di ricevere le denunce degli informatori. La sede dell’agenzia sarà decisa durante i negoziati tra il Parlamento e il Consiglio; in particolare, il Parlamento europeo sarà pronto ad avviare i negoziati sul pacchetto AML/CFT dopo una conferma durante la sessione plenaria di aprile 2023.