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ISSN 2784-9635

UIF: rapporto annuale per il 2024, n. 17 – 2025

La Redazione - 10/06/2025

Nel corso del 2024, l’Unità ha ricevuto 145.401 segnalazioni di operazioni sospette (SOS), registrando una diminuzione del 3,3% rispetto all’anno precedente. Questa riduzione è accompagnata da un calo delle segnalazioni a rischio di riciclaggio considerato basso o inesistente, anche grazie alle iniziative promosse per elevare la qualità della collaborazione attiva. Parallelamente, si osserva un aumento della complessità delle segnalazioni, che comportano la necessità di analisi più approfondite e l’impiego di strumenti investigativi avanzati.

Sempre nel 2024, è stato completato l’aggiornamento dell’Analisi nazionale del rischio, a cui la UIF ha collaborato nell’ambito del Comitato di Sicurezza Finanziaria (CSF). Il documento evidenzia come il rischio di riciclaggio nel contesto italiano rimanga elevato, individuando tra le principali minacce la corruzione, l’evasione fiscale, i reati tributari, societari e fallimentari, nonché l’estorsione.

L’analisi delle SOS ha evidenziato schemi di riciclaggio che, sempre più spesso, impiegano strumenti finanziari innovativi e modalità transfrontaliere. Questi schemi si manifestano anche nei settori tradizionalmente più esposti, come l’abuso di fondi pubblici, i reati fiscali, la corruzione e le attività della criminalità organizzata. L’impatto delle tecnologie emergenti resta rilevante: aumentano le frodi informatiche e si evolvono continuamente le modalità di impiego delle criptoattività a fini illeciti.

Nel corso delle ispezioni condotte dalla UIF, sono emerse criticità tra gli operatori non finanziari, in particolare nel settore del gioco online. Anche le verifiche sugli operatori attivi nel commercio dell’oro hanno messo in luce carenze nei presìdi antiriciclaggio e una scarsa consapevolezza degli obblighi normativi. Per far fronte a queste criticità, l’Unità ha avviato specifiche iniziative di sensibilizzazione.

Nell’ambito dell’analisi strategica, è stato realizzato uno studio che propone una cornice concettuale per comprendere e classificare le cause dell’infiltrazione mafiosa nell’economia legale. È stato inoltre sviluppato un algoritmo per stimare il rischio di penetrazione mafiosa nelle amministrazioni comunali, e sono in corso sperimentazioni per l’uso operativo di tecniche di machine learning. Sono stati avviati importanti interventi di aggiornamento sugli strumenti informatici e analitici, con l’obiettivo di automatizzare le attività ripetitive, garantire la riservatezza dei dati trattati e migliorare l’efficienza delle applicazioni, in linea con le evoluzioni metodologiche, normative e tecnologiche. È stato ulteriormente rafforzato lo scambio sicuro di informazioni con gli Organi investigativi e con la DNA.

Nella seconda metà dell’anno ha preso il via la valutazione del sistema antiriciclaggio italiano da parte del GAFI (Mutual Evaluation). L’avvio dell’Autorità europea per l’antiriciclaggio (AMLA) e l’entrata in vigore della nuova disciplina dell’UE delineano un nuovo assetto istituzionale, destinato a rafforzare l’integrazione tra gli Stati membri nelle attività di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.

Fonte: UIF

https://uif.bancaditalia.it/pubblicazioni/rapporto-annuale/2025/Rapporto-UIF-anno-2024.pdf